“Sono strafelice per il ritorno della cronoscalata sul Cansiglio. E’ la gara che ha visto crescere generazioni di vittoriesi appassionati di automobili e le sue pause spiegano quante siano le difficoltà per gestire simili eventi”

Ce ne sono tanti come lui che non vedono l’ora di risentire accendere i motori alla Vittorio Veneto-Cansiglio.

Generazioni di vittoriesi con la passione per le automobili sono cresciuti nel mito di questa cronoscalata, protagonista di alterne fortune, di lunghe pause di riflessione, in una storia quasi centenaria contrappuntata sinora da sole quaranta edizione.

Adesso Giannino Da Ros si prepara ad assistere alla n. 41, fortemente voluta dall’Automobile Club Treviso – valida per il TIVM Centro Nord – con l’animo gaudente di chi questa sfida l’ha vissuta sempre come una festa.
Sia quando andava a bordo strada da Fregona in su ad assistere al passaggio delle vetture, sia quando gareggiava con delle gruppo N curate in famiglia, prima una Peugeot 205 e poi una più performante 309 16v.

Nel 2003 la decisione fatidica di appendere il casco al chiodo, togliendosi l’ultimo sfizio con una Fiat 500 in versione Giannini, rimanendo però spettatore incallito della Cansiglio ogni qual volta è stata organizzata.

“Da pilota ricordo tanto divertimento ma anche un episodio spiacevole nel 1991. Pioveva durante le prove del sabato – racconta Da Ros – e io avevo una macchina nuova di zecca, che quando stai attento a non far danni finisce proprio che vai a sbattere.

Mi girai in un tornante strusciando la carrozzeria sul guard rail.

Niente di grave, però era meglio aspettare l’asciutto e scesi qualche metro in contromano per togliermi di traiettoria.

Un solerte commissario di percorso fece rapporto e mi ritrovai squalificato”.

Tracciato che non perdona gli errori?

“In condizioni di viscido l’errore può sempre capitare.

Ma la nostra è una gara molto tecnica, soprattutto nella prima parte, e bisogna fare grande attenzione.

Poi, dopo il Belvedere, so che saranno piazzate delle chicane per motivi di sicurezza, lassù si viaggia davvero forte.

Ormai si trovano in ogni gara e bisogna farsene una ragione, anche se spezzano il ritmo”.

A Fregona sono attesi al via numerosi piloti Vimotorsport.

“E’ un orgoglio speciale per noi vittoriesi. La scuderia di Antonio Tomasi, vincente in ogni parte d’Italia e anche all’estero, ritrova finalmente l’opportunità di mostrare il proprio valore sulle strade di casa ”.