SONO PIANI AMBIZIOSI E DI GRANDE FIDUCIA QUELLI DELL’AUTOMOBILE CLUB TREVISO 

Corsi e ricorsi storici direbbe Giambattista Vico.

Ebbene sì, nella sua quasi centenaria esistenza, la cronoscalata Vittorio Veneto-Cansiglio ha conosciuto sinora quattro epoche gloriose.

Il periodo dei pionieri dal 1924 al 1931, con punte di diamante Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari.

Quello del dopoguerra dal 1948 al 1952, terminato con i sigilli Ferrari di Pietro Scotti e Pietro Palmieri.

Gli anni del boom economico e della motorizzazione di massa, dal 1965 al 1973, con strepitose presenze di spettatori lungo un percorso ormai interamente asfaltato.

Memorabile la vittoria 1971 di Arturio Merzario che l’anno dopo debuttò in F1 come pilota Ferrari.

Ad aggiudicarsi l’ultima edizione del periodo di mezzo fu invece Mauro Nesti, il “Re delle montagne” per via dei suoi 9 titoli europei, 17 scudetti e 450 corse vinte in carriera.

La rinascita dal 1991 al 2012 trovò linfa dall’associazione sportiva “Alle Cave” con il patrocinio dei Comuni di Vittorio Veneto, Fregona e Sarmede.

Nuovi eccelsi protagonisti furono Ezio Baribbi e Fabio Danti con tre vittorie a testa.

Simone Faggioli primo nel 2002, l’anno del suo debutto, e ancora primo dopo un quadriennio olimpico.

Ma più di tutti l’arcadiano Denny Zardo: suo il record di successi (6) e il record di velocità media stabilito nell’edizione 2008 (139,410 km/h).

Ora, grazie all’impegno dell’Automobile Club Treviso, è arrivato il momento per la Vittorio Veneto-Cansiglio di inserire la quinta e accelerare verso il futuro.

Quest’anno il necessario rodaggio di una ripartenza con umiltà e determinazione nell’ambito del TIVM Centro-Nord.

L’anno prossimo il traguardo dei cent’anni da celebrare in pompa magna.